La loro importanza.
Scena: Himalaya Lodge, Lukla, sala da pranzo (eccezione, di solito non è in sala da pranzo che vengono fatti rimanere i portatori)
Che significa “Chakra”? E’ l’anello della più potente divinità Hindu, Vishnu, un simbolo di forza e potere, anche da temere
(la traduzione di questa, prima risposta ha richiesto 5 minuti, temo per i tempi dell’intervista, del resto loro hanno questo modo di esprimersi)
E Bahadur? Strong Man, uomo forte.
Sì, è proprio il suo nome.
Quanti anni hai e da dove vieni Chakra? Ho 41 anni e il mio villaggio, Patle, appartiene al VDC (village development commettee (comitato di sviluppo del villaggio)) di Bhung a “soli” 2 giorni da qui se si cammina 10 ore al giorno…
Cosa possedete nel villaggio? Abbiamo 4-5 mucche e della terra coltivabile ma solo due “rùpani” (un rùpano sono circa 25 metri quadrati), abbiamo dell’altra terra in collina, ma è inutilizzabile.
Da quanto tempo fai il portatore?
Da quando avevo 14 anni portavo e venivo pagato 18 Rupie al
giorno per portare 40 kg (oggi ci vogliono quasi 80 rupie per fare un dollaro).
Ho continuato così per 4 anni, poi sono andato in India per 10 anni, là ho
lavorato come cuoco per i militari. La mia paga era diventata 500 Rupie il primo
mese, e in seguito era stata aumentata fino a 2300 Rupie. Più
tardi offrirono al personale di cucina la possibilità di unirsi in forza
all'esercito Indiano, ma la mia sfortuna fù che io sono Nepalese e noi non
siamo benvenuti nelle loro forze armate. Così me ne ritornai in Nepal.
(ora
l'attenzione dell'auditorio è tutta su di lui)
E poi? Ho ricominciato a fare il portatore, fino a oggi. Durante la
stagione turistica lavoro per i trekkers, fuori stagione sono coinvolto nei
lavori agricoli nel mio villaggio, nello stesso tempo mi carico nella cesta dei
prodotti locali e vengo a venderli a Lukla.
Quanto
ti rende? Il ricavo netto è dalle 400-800 Rupie per 8 giorni di lavoro, già
tolti i costi di vitto e alloggio.
E
le tue figlie vanno a scuola? Sì (si fà un pò fiero), vanno entrambe a
scuola nel villaggio, anche se pur essendo una scuola pubblica per mè è
abbastanza costosa. La retta è di 200 Rs l'anno a testa, ma poi devi aggiungere
gli abiti da scuola, le penne, i quaderni...
E
tu, sei mai andato a scuola? Certo, nella mia vita sono andato a scuola per
almeno 15 giorni all’eta di 10-11 anni (grassa risata dei Nepalesi presenti),
ma poi ho imparato da solo a leggere e scrivere in India.
Nel
villaggio ai tempi della mia gioventù abbiamo avuto un'esistenza molto dura con
la mia famiglia, divenire un portatore è stata la miglior selta per una vita
migliore. Ma ora la mia intenzione è cambiata e gli sforzi quotidiani non sono
più per me, ma per l'educazione delle mie figlie, e per mantenere la mia
famiglia.
Continuando
a portare dei carichi non ti è mai capitato di pensare alla gente più
fortunata che non ha bisogno di lavorare così duramente?
Avrei
potuto fare lavori meno faticosi, ma lavorare come portatore, in particolar modo
per i turisti, mi dà maggiori benefici economici.
In
tante ore di lavoro su e giù per le montagne col carico sulla fronte, cosa
speri per il futuro?
La
stessa cosa, sogno di un gradevole riposo e del buon tempo con la mia famiglia.
Non
ti capita di avere freddo quando sali nelle parti più alte dei trekking, oltre
i 4000 metri?
Sì,
molte volte sono a disagio e cerco di ripararmi come posso, anche dormendo
insieme ad altri portatori per scaldarci, ma poi penso che fà parte del mio
lavoro, e che faccio questo per necessità e non per divertimento.
Trovo
che tu sei molto affezionato e serio col tuo lavoro, perchè?
Se
non fossi serio non sarei in grado di fare contenti i miei clienti.
Come
mai allora alcuni portatori a volte sono pigri, non arrivano in tempo, si
fermano a bere chang (fermentato di riso, la loro birra)?
Non
mi piace quel tipo di atteggiamento, sembra che essi prendano in giro gli altri,
in realtà prendono in giro sè stessi, in più così facendo alla lunga perdono
anche dei soldi.
Il
governo Nepalese dovrebbe fare qualcosa per aiutare i portatori a trovare
lavoro?
Io
preferisco cercarmi lavoro ogni giorno, continuamente, e preferisco farlo
scegliendo da me.
Cosa
si potrebbe fare per proteggere i portatori?
Metterci
a disposizione dei ripari, specialmente nelle zone d'alta quota, dove spesso
siamo costretti a ripararci tra i sassi per passare la notte.
E
per le tariffe?
Un
sistema di remunerazione con tariffe fissate per le tratte e i carichi darebbe
un miglior servizio ai clienti e sarebbe buono per noi portatori, eviterebbe il
nostro sfruttamento.
E'
vero che talvolta le guide di trekking si avvantaggiano su di voi?
Vedi io sono abbastanza contento se una guida mi promette una tariffa fissa che poi mantiene, ma per la verità preferisco essere pagato direttamente dai clienti, ho già avuto brutte sorprese...
Cosa mi puoi dire della tua esperienza di lavoro con noi (ha fatto il portatore, il muratore, il manovale...)
Sono
stato molto contento.
Nella
tua vita di portatore quale è stato il carico più pesante?
100
kg di cibo vario portato per 10 giorni da Jiri (dove arrivano i camion) a
Namche
Le
giornate più lunghe?
Sempre
nella tratta da Jiri, partendo alle 4 di mattina e camminando fino alle 6 di
sera
Che
farai dopo questo periodo con noi?
Se
domani riesco a ottenere un'ingaggio riparto per le montagne, altrimenti cercherò
di vendere un pò di prodotti dal mio villaggio.
Il
carico più difficile che ti è capitato (aspettandomi un'allusione al mio
bidone da 120 litri)
Non
mi preoccupo, tutti i carichi vanno bene.
La
più difficile situazione che ti è capitata recentemente?
Mi
sono trovato un pò in difficoltà appena arrivato a Lobuche, non ero in buone
condizioni fisiche, poi mi sono adattato.
Di
che cosa hai paura?
Di
morire.
Sei
religioso?
Sono
un serio hindu.
Sorpresi
dall’intensità e dalla confidenza del discorso rimaniamo un attimo senza
parlare. Nella luce fioca della sala da pranzo sono spariti tutti i turisti e
anche i nepalesi, senza che ce ne accorgessimo. Dawa deve andare a cena. Chiedo
a Chakra cosa posso offrirgli di speciale, e gli angoli marroni della pelle
sotto gli zigomi inducono in un dolce sorriso infantile ..."coke".
Mentre
beve con grande dignità dalla lattina noto che indossa un nuovo corpetto viola
scuro e ha messo il cappello tradizionale nepalese per apparire in ordine per
quest'occasione, ma credo non esista alternativa alle sue grandi scarpe cinesi,
nascoste sotto il tavolo.
Namaskar
(un "Namastè" di rispetto, che si dà ai signori), Chakra, all my
deep respect for you.
Danniebat, BudaSir Peter.